Grappe, amari, liquori e distillati

Grappe, amari, liquori e distillati

La differenza tra liquori e distillati si cela nel procedimento per ottenerli e negli ingredienti utilizzati, mentre a distinguere gli amari dai liquori sono il sapore e il contenuto di zuccheri.

Con liquore si intendono le bevande con una gradazione alcolica tra i 30° e i 50° ottenute miscelando alcol con aromi, acqua e zucchero. Il contenuto minimo di zuccheri di un liquore è 100 g/l.

L’amaro si distingue dal liquore per il suo ridotto contenuto zuccherino. Gli amari sono prodotti utilizzando erbe medicinali, radici e cortecce. Questa combinazione di ingredienti conferisce agli amari un sapore distintivo e potenziali benefici, come la capacità di favorire la secrezione di succhi gastrici.

Il distillato ha una gradazione alcolica superiore ai 40° e si ottiene dalla distillazione di alcune sostanze vegetali zuccherine lasciate a fermentare. Il processo avviene in alambicchi in cui si concentra l’alcol della fermentazione.

Mentre il distillato d’uva è ottenuto distillando l’uva intera fermentata – quindi il mosto fermentato insieme alla sua vinaccia –, la Grappa è un distillato di vinacce fatto con i residui della vinificazione, come bucce, semi e raspi.

La Grappa: un simbolo dell’enogastronomia trentina

La tradizione della distillazione della Grappa nel Garda Trentino risale al 1500. Solo a Santa Massenza – capitale della Grappa artigianale situata nella Valle dei Laghi – si contano cinque imprese a conduzione familiare specializzate nella distillazione delle vinacce.

A seconda della produzione, la Grappa può essere incolore o avere sfumature che vanno dal giallo al rosso. Il segreto si cela nell’invecchiamento: per ottenere un colore trasparente, la Grappa va travasata in botti di acciaio o di vetro subito dopo la distillazione. Le Grappe gialle e quelle rossastre vengono invece conservate in botti di legno fino a 12 mesi, il che permette loro di sviluppare delle note di vaniglia o di frutta secca. La Grappa conservata a lungo in botti di rovere francese prende il nome di “barricata”.

Come abbinarla

A seconda del tipo di Grappa, è possibile abbinarla a una grande varietà di alimenti – che vanno dal salato al dolce.

  • Formaggio: la Grappa invecchiata si abbina bene ai formaggi stagionati.
  • Cioccolato: la Grappa fruttata si sposa bene con il cioccolato fondente.
  • Dolci alla frutta: una Grappa leggera e floreale può valorizzare i dolci a base

Guida alla degustazione della Grappa

A seconda del tipo di uva, del processo d’invecchiamento e dell’abilità della distilleria, il gusto della Grappa può variare molto. In generale, però, esistono alcune note che accomunano le Grappe di qualità:

  • Fruttata: Grappa che presenta sfumature di mela, pera o frutta secca.
  • Floreale: Grappa dall’aroma che ricorda fiori freschi o fiori secchi.
  • Erbacea: Grappa con note di erba fresca tagliata, erbe o bosco.
  • Legnosa: Grappa con sfumature legnose, simili al whisky, date dall’affinamento in botti.

 

Come servirla

La Grappa può essere servita a temperatura ambiente in un calice a tulipano. La conformazione del calice aiuta a concentrare i composti aromatici, migliorando l’esperienza di degustazione.

Come degustarla

La degustazione della Grappa è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Per percepirne colore, aromi e retrogusto, ti suggeriamo di adottare questa tecnica di degustazione.

  1. Inizia osservando il colore: le grappe chiare sono di norma giovani e vibranti, mentre quelle ambrate sono invecchiate e più complesse.
  2. Fai roteare la Grappa nel bicchiere. In questo modo libererai i suoi aromi.
  3. Annusa la Grappa e fai un respiro profondo per identificare le note olfattive. Potresti percepire sentori di frutta, fiori, erbe o legno.
  4. Passa all’assaggio: lascia scivolare sulla lingua un piccolo sorso prima di deglutire, cercando di identificare i sapori.
  5. Infine presta attenzione al retrogusto: è lungo o breve? Piacevole o aspro?
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