Bene ma non benissimo. Silvio Rigatti, presidente della nuova Apt «Garda Dolomiti» non sbandiera dati all'insegna del «siamo i più bravi, siamo i migliori», anche perché con la pandemia appena passata da festeggiare c'è ben poco. «Sarei bugiardo se dessi cifre iperboliche - commenta quando gli chiediamo com'è andato l'ultimo quadrimestre, da giugno a settembre -
perché ricordiamoci che è venuto meno tutto il mercato anglofono e gran parte dei mercati dell'Est. Le presenze totali d'ambito, e mi riferisco a Garda Dolomiti a fine settembre sono state pari a 2.950.000, mentre gli arrivi sono stati pari a 600.000 persone».
Un milione circa in meno delle migliori ultime stagioni, ovviamente Coronavirus esenti. «Ovviamente. La parte del leone, e questo mi piace sottolinearlo, l'hanno fatta gli italiani. Con Riva che ha superato di poco il milione di presenze, il dato eclatante di un più 30% degli italiani rispetto al 2019 è quello che ci conforta. Anche loro hanno scoperto il Garda trentino, con una presenza media di tre notti e mezzo a testa».
Se questo è il "dolce" com'è stato l'amaro presidente? «Le note negative arrivano da marcati come la Federazione russa, dalla Norvegia, dalla Svezia e dal Regno Unito. Qui registriamo perdite variabili tra l'85 e il 95% tra arrivi e presenze. Anche la Danimarca ha subito un crollo del 30% mentre saliamo all'80% dall'Irlanda passando per il meno 60% da Israele.
Dall'Est andiamo dal -23% della Repubblica Ceca al -27% dalla Slovacchia fino al -27% dall'Ungheria.
Ecco, qui, invece, registriamo in controtendenza il dato dalla Polonia, Paese che ci ha dato un confortante +9%».Ovviamente il 2020 non fa testo presidente,
ma mentre tutti sperano che il Coronavirus non dia "colpi di coda" per la nostra economia, come vanno le varie località del Garda trentino? «La miglior performance l'ha data Arco - commenta Rigatti - città che ha replicato gli arrivi del 2019 e aumentare del 3,8% le presenze. Anche Ledro
ha retto bene l'urto sull'alberghiero, posizionandosi sulle 85.000 presenze del 2019. Infine, che dire, tutti abbiamo visto più traffico sulle nostre strade, ma questo perché sono arrivati più italiani con il proprio mezzo e che ha sostato anche solamente per un giorno da noi. Qui sì che c'è stato un aumento, confermato anche dai nostri commercianti, ma a discapito di quel
turismo "intermediato" che è solito dei marcati anglofoni, che arrivano in autobus con quaranta/cinquanta persone».Insomma, presidente, bene ma non benissimo? «Il cambio di ospiti ci ha portato più traffico, non va negato.
È questa la nota dolente se vogliamo, poco piacevole, soprattutto perché nei mesi di luglio e agosto porta a un "over tourism", a una sensazione
negativa per i nostri ospiti. Su questo dobbiamo lavorare e stare attenti, in sinergia con le amministrazioni comunali che ben conoscono la problematica al fine di arrivare ad un turismo sostenibile per la nostra località»
©ClaudioChiarani
02/11/2021